Max Gazzè canta la Puglia con il suo brano presentato al 68° Festival di Sanremo.
La canzone, dal titolo “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, racconta la storia di un enorme monolite sulla spiaggia di Vieste chiamato appunto Pizzomunno.
La leggenda narra di un amore tra due giovani, Pizzomunno e Cristalda.
Lui, pescatore, affrontava ogni giorno il mare e puntualmente le sirene emergevano per dedicargli dolci canti e per offrirgli l’immortalità in cambio di diventare loro re e amante. L’amore che il giovane riservava per Cristalda, però, rendeva vane le offerte delle sirene.
Una sera in cui i due giovani si trovavano sulla spiaggia, le sirene aggredirono Cristalda, trascinandola nelle profondità del mare. Pizzomunno rincorse invano la voce dell’amata. Il giorno dopo i pescatori lo ritrovarono pietrificato dal dolore nello scoglio che oggi porta il suo nome.
Si dice che ancora oggi, ogni cento anni, la bella Cristalda raggiunga il suo amante per rivivere per una sola notte il loro antico amore.
Questo il testo della bellissima canzone e con il link per ascoltarla:
https://www.youtube.com/watch?v=WRgxeA3wAh8
Tu che ora
Non temi,
Ignorane
Il canto…
Quel coro ammaliante
Che irrompe alla mente
E per quanto
Mulini
Le braccia oramai
Non potrai
Far più niente.
Ma se ti rilassi
E abbandoni
Il tuo viso
A un lunghissimo
Sonno,
O mio Pizzomunno,
Tu guarda
Quell’onda
Beffarda
Che affonda
Il tuo amore indifeso.
Io ti resterò
Per la vita fedele
E se fossero
Pochi, anche altri cent’anni!
Così addolcirai gli inganni
Delle tue sirene…
Cristalda era bella
E lui da lontano
Poteva vederla
Ancora così
Con la mano
Protesa
E forse una lacrima scesa
Nel vento.
Fu solo un momento,
Poi lui sparì
Al largo
E lei in casa cantando…
Neppure il sospetto
Che intanto
Da sotto
La loro vendetta
Ed il loro lamento!
Perché poveretta
Già avevano in cuore
I muscoli tesi
Del bel pescatore,
E all’ennesimo
Suo rifiuto
Un giorno fu punito!
Ma io ti aspetterò…
Io ti aspetterò,
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni!
E allora dal mare
Salirono insieme
Alle spiagge
Di Vieste
Malvage
Sirene…
Qualcuno le ha viste
Portare
Nel fondo
Cristalda in catene.
E quando
Le urla
Raggiunsero il cielo,
Lui impazzì davvero
Provando
A salvarla,
Perché più non c’era…
E quell’ira
Accecante
Lo fermò per sempre.
E così la gente
Lo ammira
Da allora,
Gigante
Di bianco calcare
Che aspetta tuttora
Il suo amore
Rapito
E mai più tornato!
Ma io ti aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni!
Io ti aspetterò
Fosse anche per cent’anni!
Si dice che adesso,
E non sia leggenda,
In un’alba
D’agosto
La bella Cristalda
Risalga
Dall’onda
A vivere ancora
Una storia
Stupenda.